Quali sono i primi sintomi di una gravidanza?
Come fare a riconoscere i primi sintomi di una gravidanza? Quali sono i segnali che devono fare scattare il campanello di allarme proprio nei primi giorni? Scopriamolo.
Forse il momento in cui si scopre di aspettare un figlio è il più bello in assoluto, per lo meno per alcune persone. La vita di una donna e della sua famiglia cambiano per sempre.
Ma la domanda che oggi ci andiamo a porre è la seguente: quali sono le prime manifestazioni o per meglio dire i primi sintomi di cui tenere conto e che a tutti gli effetti ci fanno capire che quello che sta succedendo è proprio questo?
Non ci sta una regola precisa, è sempre tutto molto soggettivo, ma alcuni particolari possono essere comuni. Entriamo nel merito della questione.
Gravidanza in arrivo: quali sono i segnali a cui prestare attenzione
Come detto prima, le cose possono variare da persona a persona, ma tra i sintomi più comuni:
1. Ritardo nel ciclo mestruale: si comincia proprio da questo, il primo segnale è proprio il ritardo delle mestruazioni o comunque presenza di lievi perdite ematiche. E’ possibile infatti che nel corso della gravidanza si possano manifestare delle pseudo mestruazioni che arrivano ad una cadenza ripetitiva.
2. Nausea e vomito: questo sintomo accompagna il 50% delle donne. Specialmente la mattina, le nausee poi tendono a scomparire nel corso della sedicesima settimana o alla ventesima o magari entro il terzo mese. Alla nausea spesso si associa il vomito. Ovviamente non si tratta di particolari che possono causare danni al feto, ma se sono persistenti, richiedono l’aiuto di un medico.
3. Alterazione degli odori e dei sapori: altro dettagli da non sottovalutare è la percezione forte di odori e sapori. In modo particolare, quelli che prima erano graditi poi possono diventare disgustosi per una donna incinta. In particolare fumo della sigaretta, il caffè o ancora deodoranti o profumi.
4. Aumento del volume del seno: per finire aumento del volume del seno e dei capezzoli è sempre presente cosi come la loro sensibilità. Questo succede per la forte spinta ormonale che viene esercitata sulla ghiandola mammaria con il fine di rinforzarla e prepararla alla produzione del latte,
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