Giulia Cecchettin: inizia il processo contro Filippo Turetta, le richieste della famiglia

Un Milione di euro di risarcimento contro Filippo Turetta. E’ la scelta della famiglia di Giulia Cecchettin costituitasi parte civile nel processo contro di lui, reo confesso nell’omicidio della sua ex fidanzata. Il giovane assassino ha preferito non comparire a processo

Le 75 coltellate

Il ragazzo rischia l’ergastolo. Fanno ancora male alla famiglia della ragazza assassinata le 75 coltellate inferte sul corpo della giovane Giulia che a breve avrebbe conseguito uno dei suoi obiettivi più importanti, la laurea. Il giovane, suo ex tra l’altro, l’ha brutalmente uccisa pochi giorni prima.

C’è l’aggravante della premeditazione. Filippo aveva nella sua auto coltelli e tutto il materiale che è poi servito per l’occultamento del cadavere. Aveva anche diversi coltelli in auto e alcuni oggetti usati per avvolgere il corpo di Giulia successivamente ritrovato nei pressi del lago Barcis. L’assassino, secondo l’accusa voleva uccidere la sua ex fidanzata se si fosse rifiutata di tornare con lui.

E l’efferatezza dell’omicidio dimostrerebbe proprio questo intento. La sua intenzione poi sarebbe stata quella di rifarsi una nuova vita in un paese straniero

L’importanza del processo

Questo processo è fondamentale per definire ancora una volta le conseguenze dei femminicidi in Italia, purtroppo in continua e crescente crescita.

La ragazza già da tempo, come si evince dai messaggi lasciati alle amiche, denunciava il fatto che il suo futuro carnefice le stava “troppo appiccicato addosso” che non le lasciava respiro, tanto che lei sperava proprio che almeno per un periodo di tempo sparisse. Cosa che lui non ha fatto

L’aggravante dello stalking

Tra le accuse per Turetta anche l’aggravante dello stalking. Un’altra accusa che di fatto aggrava la sua posizione con una strada quasi spianata verso l’ergastolo. Intanto a pagarne le conseguenze non solo la sua vita, ma anche quella della sua famiglia, costantemente sotto i riflettori.

Per il processo ad avere il permesso di accedere solo pochi giornalisti di testate famose e le telecamere Rai. Dopo di loro, i familiari di entrambe le parti.

 

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